Bagno all’inglese: consigli per l’arredamento e must have

Negli ultimi anni, il bagno è diventato uno spazio molto importante: non si tratta più solo di una stanza di servizio, ma di un ambiente da vivere pienamente, dove rilassarsi e godere di tutti i comfort possibili.

Di conseguenza, il mercato che ruota attorno all’arredamento e al design del bagno è diventato molto più dinamico, e parallelamente al successo dei bagni moderni e contemporanei si è assistito a un vero e proprio revival della tradizione, non solo italiana ma anche di altri Paesi.

È il caso, per esempio, del bagno all’inglese, uno stile tradizionale estremamente interessante e ricco di particolarità e caratteristiche uniche.

Un po’ di storia

In Inghilterra, i primi bagni comparvero intorno al XII secolo: si trovavano sulla sponda meridionale del Tamigi, erano chiamati Bath Houses e assomigliavano ai bagni italiani. Quando però si parla di bagno all’inglese, in termini di design, ci si riferisce in particolare allo stile dei bagni presenti nelle case dell’aristocrazia, dell’alta borghesia in epoca georgiana e della classe media durante l’era vittoriana ed edoardiana da un lato, e da quelli che si trovavano nei tradizionali cottage in campagna dall’altro. A tale proposito occorre comunque sottolineare che, pur con le dovute differenze, i bagni sia delle case più ricche che di quelle rurali presentano delle caratteristiche comuni che sono confluite contribuendo a formare l’identità del bagno tradizionale all’inglese.

Esistono diversi stili tradizionali?

Anche se l’epoca georgiana, vittoriana ed edoardiana sono storicamente contigue, come accade sempre nella storia le mode sono in continua evoluzione, concetto che si applica anche per la progettazione e l’arredo dei bagni tradizionali.

I bagni del periodo georgiano, per esempio, si distinguevano per l’eleganza e la semplicità. Un must have di questi bagni era sicuramente la vasca freestanding, che oltre a essere funzionale, era estremamente decorativa. Molto diffusi erano anche i mobili in legno, che abbellivano lo spazio ed erano anche utilizzati per consentire di svestirsi, asciugarsi e rivestirsi con il maggior comfort possibile. Per quanto riguarda colori e decorazioni, in quest’epoca non erano molto popolari i motivi floreali, mentre erano di moda toni come il bordeaux e il salvia, spesso abbinati a pavimenti a scacchiera bianchi e neri. Come in ogni stanza di una dimora patrizia georgiana, inoltre, anche nel bagno si ricercava, oltre ad eleganza e raffinatezza, anche simmetria ed equilibrio nell’arredo.

Il bagno vittoriano è invece caratterizzato dall’opulenza, con colori vivaci alle pareti e motivi ornamentali, spesso di ispirazione esotica, che impreziosivano piastrelle e talvolta persino i lavabi, naturalmente sempre nelle case più ricche. Una particolarità del bagno vittoriano consisteva nel lasciare le tubature in bella vista, spesso intrecciate in modo elaborato all’estremità delle vasche da bagno o delle cabine doccia, a creare una sorta di design a gabbia che oggi tuttavia viene raramente replicato.

I bagni del periodo edoardiano sono stilisticamente più vicini a quelli edoardiani che a quelli vittoriani. Tornano i mobili in legno, e spopolano i toni nitidi e quelli pastello, come il giallo primula. L’introduzione di un pezzo forte nella stanza da bagno, che sia un elemento di spicco o un accessorio ornato, è fondamentale per l’estetica del bagno inglese tradizionale.

Un fascino senza tempo

Una delle ragioni per le quali il bagno all’inglese è tornato così di moda è legata al suo fascino senza tempo. Per esempio, i lavabi in ceramica bianca, affermatisi durante il periodo vittoriano, rappresentano oggi un punto fermo del design del bagno inglese e, anche se abbinati a miscelatori moderni, optare per rubinetti realizzati in rame o in ottone è un modo eccellente per richiamarsi alla tradizione e impreziosire il lavabo. Anche le vasche da bagno freestanding contribuiscono, oggi come ieri, all’estetica del bagno, in particolare quelle di forma ovale.

Come arredare un bagno all’inglese

La progettazione di un bagno all’inglese richiede non soltanto una conoscenza storica dell’evoluzione del design di questo ambiente, ma anche la conoscenza di quelli che sono i suoi elementi di base, che non possono assolutamente mancare. A cominciare dal lavabo, che nel bagno tradizionale inglese si caratterizza per una silhouette morbida e per eventuali decorazioni, soprattutto se si opta per una versione in legno.

Anche il WC può diventare un elemento di spicco in un bagno all’inglese: la scelta migliore consiste nel valorizzare le tubature a vista – caratteristica tipica del bagno tradizionale inglese – abbellire la cassetta con un’elegante catena o installare una seduta in legno.

Passando alla vasca da bagno, i modelli freestanding a forma ovale sono un simbolo del bagno all’inglese, ma occorre comunque prestare attenzione ad alcuni dettagli che distinguono queste vasche da bagno da quelle tipiche di altri stili tradizionali, come per esempio il bordo incurvato o i piedini in ghisa. Molto importante è poi la rubinetteria: mentre la maggior parte delle vasche da bagno con piano d’appoggio è dotata di fori per i rubinetti solo a un’estremità, per quanto riguarda quelle freestanding in stile tradizionale inglese si può optare per rubinetti a pavimento placcati in ottone.

Rispetto alla doccia, anche se si concepisce come un’invenzione tipicamente moderna, in realtà era già presente nei bagni vittoriani. Nelle dimore più importanti, infatti, venivano installate nei bagni grandi vasche a baldacchino piastrellate dal pavimento al soffitto con fissati a un’estremità gli attacchi per la doccia, montati a parete e azionati tramite manopole a forma di croce: una prima versione di rubinetti per doccia che nel corso del tempo si sono evoluti, presentando un design sempre più ricercato ma senza dimenticare lo stile tradizionale.

Per l’arredamento di un bagno all’inglese, Porta&Bini propone la collezione Royal, che si caratterizza per le linee sinuose e bombate, per la raffinatezza dei materiali e per le finiture artigianali. Il risultato è una gamma di rubinetti che si distingue non solo per la versatilità, ma anche per il fascino senza tempo, rendendola perfetta per offrire un inconfondibile tocco di stile al bagno all’inglese. Eleganti e sofisticati, i rubinetti della collezione Royal sono anche facili da installare, essendo dotati di soluzioni intelligenti per una connessione sicura e affidabile.

La pavimentazione del bagno all’inglese

A partire dall’epoca vittoriana, la percezione della stanza da bagno cominciò a cambiare, orientandosi sempre di più verso una maggiore igiene. Da qui, il graduale abbandono dei pavimenti in legno, che un tempo non erano trattati per essere resistenti all’umidità e di conseguenza potevano rovinarsi, a favore delle piastrelle. Oggi, progettando un bagno all’inglese, è possibile orientarsi sia in direzione di un pavimento in legno, scegliendone una tipologia particolarmente resistente all’umidità o comunque trattata per essere tale, sia per una pavimentazione piastrellata, magari richiamandosi a un motivo tradizionale come quello a scacchiera, molto diffuso in particolare nelle dimore aristocratiche inglesi. Del resto, le piastrelle da pavimento con disegni geometrici erano molto popolari sia in epoca vittoriana che durante il periodo edoardiano e arredavano lo spazio senza distogliere l’attenzione dagli altri elementi dell’arredamento del bagno.

Perché progettare un bagno all’inglese

L’interesse contemporaneo per il design di epoche passate, come nel caso del bagno all’inglese, rende lo stile tradizionale una scommessa sicura in un mercato caratterizzato da tendenze in continua evoluzione. Non è poi da escludere che anche in un bagno dal design più moderno si possano introdurre solo alcuni elementi tipici della tradizione, a patto comunque di mantenere armonia ed equilibrio nell’ambiente.